Misrua 4.2.1 Cooperazione interterritoriale

Progetto di Cooperazione “Distretto culturale dell’Appennino Umbro Marchigiano – Eccellenze del Territorio-Distretto della lentezza”.
L’Associazione culturale per lo sviluppo dell’Appennino umbro-marchigiano  ha organizzato sul nostro territorio un  ciclo di incontri laboratoriali sul tema “Turismo slow ed eccellenze dell’Appennino marchigiano” :
Martedì 30 giugno 2015 ore 17,00
presso la Sala Consiliare del Comune di Corinaldo (Via del Corso, 9)
Mercoledì l luglio 2015  ore 17,00 presso la Chiesa di San Filippo di Fossombrone (Corso Garibaldi).

INVITO Programma_Corinaldo_Fossombrone
invito-programma_corinaldo_fossombrone-2.pdf (198 KB)

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Il progetto di cooperazione “Distretto culturale dell’Appennino Umbro Marchigiano – Eccellenze del Territorio-Distretto della lentezza” è realizzato dai GAL Colli Esini San Vicino, Flaminia Cesano e Montefeltro Sviluppo ed è cofinanziato con fondi del P.S.R. Marche 2007/2013. Il progetto ha lo scopo di delineare possibili percorsi di sviluppo locale, che rendano possibile l’affermazione di pratiche turistiche che contribuiscano significativamente alla crescita e alla valorizzazione dell’identità locale, attraverso una originale interpretazione dei nuovi legami tra sviluppo turistico e territorio, dove modernità ed innovazione non prescindano dalle tradizioni e dai talenti dei luoghi. La lentezza è il tema fondante che guida tutta la progettazione, evidenziando come essa possa  diventare fattore competitivo e di sviluppo di una comunità locale, se riferita al tentativo degli attori locali  di perseguire progresso ed innovazione valorizzando il proprio passato, la propria storia ed esperienza. Il territorio, insieme di tradizioni, storia, arte, paesaggio e atmosfere da vivere, diventa così l’attore principale dello sviluppo e dell’affermazione di località e nuovi prodotti turistici.
Il presente progetto propone quindi un possibile percorso di sviluppo turistico territoriale ove si valorizzano pratiche di consumo turistico che non sono lente per ragioni sentimentali o ideologiche, ma perché hanno bisogno di approfondire la conoscenza dei luoghi, di conoscere al di là del primo superficiale impatto, di costruire un rapporto fra ospitanti e ospitati che non ha carattere episodico e superficiale, ma che è capace di proiettarsi in termini di lungo periodo.

 


 

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